Inizialmente si era pensato che la figlia avesse fatto da scudo alla madre, dai filmati emerge invece un’altra agghiacciante verità.
Emerge una nuova versione dei fatti sul duplice omicidio avvenuto a Torremaggiore (Foggia), nella notte fra il 6 e il 7 maggio. Inizialmente si era pensato che la figlia avesse fatto da scudo con il proprio corpo alla madre, aggredita dall’uomo dopo aver ucciso il nuovo compagno dell’ex moglie. Dal video ripreso da un cellulare, si ascolta una sconvolgente affermazione.
Le ricostruzioni
Il 45enne albanese Taulant Malaj – che ha ucciso la figlia Jessica 16enne e Massimo De Santis, il nuovo compagno 51enne della ex moglie – ha confessato il delitto dopo essere stato fermato dai carabinieri. L’uomo è stato fermato mentre vagava alla ricerca dell’altro figlio, un bimbo di 5 anni, che si sarebbe salvato nascondendosi dietro il divano di casa.
Il piccolo è stato trovato impaurito dal fratello e dalla cognata dell’assassino, a cui è stato momentaneamente affidato dopo l’arrivo dei carabinieri. A lanciare l’allarme è stata Tefta, la ex moglie 29enne di Malaj, aggredita dall’uomo con un coltello da cucina per motivi di gelosia.
La donna tuttavia è riuscita a fuggire e a chiamare le autorità, che l’hanno portata all’ospedale di Foggia sotto shock. Le sue condizioni di salute restano stazionarie: al momento si trova in prognosi riservata ma non è in pericolo di vita, nonostante sia stata ferita con sei coltellate all’addome.
Le indagini e il video dell’omicidio
I carabinieri attendono di poter parlare con Tefta per cercare di ricostruire l’esatta dinamica e il movente del duplice omicidio. Intanto, per accertare l’esistenza della presunta relazione extraconiugale con De Santis, gli investigatori dell’Arma hanno sequestrato i cellulari della donna, del marito e della figlia.
Al centro delle indagini anche un video del duplice omicidio caricato sul web e sui social. Nel filmato Taulant Malaj avrebbe detto rivolgendosi alla donna: “Non ti uccido perché devi sopravvivere e provare tutto il dolore che hai causato a me”, aggiungendo: “Ti uccido anche l’altro figlio”.
I carabinieri intanto invitano i cittadini, in ragione della tragedia familiare, “a non divulgare ulteriormente video e/o immagini macabre e inappropriate, soprattutto nel rispetto dei familiari”.